Gallo Nero

La leggenda del Gallo Nero

I veri appassionati di vino avranno notato che c’è un piccolo gallo nero sopra ogni bottiglia di Chianti Classico.

Era già lo storico emblema dell’antica Lega Militare del Chianti, riprodotto fra l’altro dal pittore Giorgio Vasari nella sua “Allegoria del Chianti” sul soffitto del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze… ed è diventato il simbolo del Chianti Classico.

Ma come mai il Chianti Classico ha come simbolo il Gallo Nero?

Come tutte le migliori storie, anche questa inizia con una leggenda.

Il  Gallo Nero è legato ad una leggenda medievale che si svolge durante il periodo delle aperte ostilità tra la Repubblica di Firenze e quella di Siena.

Le due città erano aspramente rivali, costantemente in lotta per le preziose terre e per il controllo del territorio del Chianti: era necessario trovare una soluzione!

Per porre fine alla disputa e definire finalmente i confini politici tra le due città una volta per tutte, e quindi stabilire a chi assegnare l’ambito territorio del Chianti, fu deciso che due cavalieri sarebbero partiti dalle rispettive città all’alba e il confine fiorentino-senese sarebbe stato fissato nel punto del loro incontro.

Il canto del gallo  era il segnale per i cavalieri di partire a cavallo.

Occorreva quindi un gallo affidabile, pronto a cantare alle prime luci dell’alba, per partire presto e avanzare il più possibile.

galli

Occorreva quindi un gallo affidabile, pronto a cantare alle prime luci dell’alba, per partire presto e avanzare il più possibile.

I senesi optarono per un gallo bianco, bello e mansueto,  che nei giorni precedenti la disputa fu ben nutrito e tenuto grasso, con l’idea che avrebbe cantato più forte svegliando  il loro cavaliere molto presto.

I fiorentini, invece, scelsero un gallo nero ruspante che misero in una gabbia scomoda e buia e fu lasciato a digiuno per giorni.

⏰ Il grande giorno della sfida, una volta liberato, l’affamato gallo nero, esasperato dalla fame e dalla gabbia scomoda, iniziò a cantare molto prima dell’alba, permettendo al cavaliere fiorentino di partire con largo anticipo rispetto al cavaliere senese, il cui gallo bianco, sazio e rilassato, si svegliò ed iniziò a cantare molto dopo.

Grazie al suo notevole vantaggio, il cavaliere fiorentino incontrò il suo avversario a Fonterutoli, a soli 12 km dal punto di partenza del cavaliere senese.

Qui firmarono il patto di pace e vennero quindi fissati i confini tra le due Repubbliche.

Il  Gallo Nero divenne così il simbolo del vino prodotto in questa regione.

Questa vicenda, probabilmente non storicamente accurata, cerca di spiegare il motivo per cui Firenze riuscì a prendere il controllo della maggior parte del territorio del Chianti sulla rivale, quasi fino alle porte di Siena e spiega perché il confine tra Siena e Firenze non è nel mezzo delle due città.

Dal 1924 il gallo nero è diventato anche il simbolo del consorzio Chianti Classico e ancora oggi è stampato su tutte le bottiglie prodotte, a testimoniare l’autenticità del vino Chianti Classico.

Le immagini qui sotto mostrano come il logo si è sviluppato nel corso degli anni.

loghi chianti

La denominazione Chianti Classico è un patrimonio condiviso da tutti i produttori di vino Gallo Nero: la sua protezione è una necessità e fornisce una solida garanzia ai consumatori.

Il Consorzio Chianti Classico conserva e protegge la reputazione e l’identità del Chianti Classico.

Conosci le differenze tra Chianti e Chianti Classico?
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